L’Ecumenismo

Semeria adolescente

 

“Il soffio cristiano è un soffio semita” 1

 

 

 – “Il soffio cristiano è un soffio semita; Gesù è nato e cresciuto fuori delle nuove idee e de’ nuovi affetti che s’elaboravano nella coscienza pagana… Anche Paolo fu un semita, semita di spirito e da buon semita educato”1;

– “Gli uomini piccoli si rivelano con le loro unilateralità. L’unità esagerata diviene uniformità. La diversità esagerata diviene confusione. In questa bellissima e forte e compatta e vigorosa unità non si esaurisce la vita della Chiesa; se no saremmo nell’uniformità plumbea. La casa è una e le stanze, anzi, i piani sono molti e diversi. Di questa varietà non bisogna scandalizzarsi, né abusare. Rallegriamoci di questa varietà che è ricchezza e rispettiamola; rallegriamoci di questa unità e cerchiamola, lieti per conto nostro, ciascuno, del posto che gli è toccato nella casa del Padre, nella vigna del Signore, non smaniosi di cambiarlo, avidi solo di occuparlo degnamente” 2.

– “Per mantenere  al Cristianesimo la sua dignità non è necessario avvilire tutto ciò che si trova fuori di lui; per mantenere , come manteniamo ch’esso è la luce piena, non è necessario sentenziare che tutto  fuor di esso sia stato tenebre.” 3

– “… anche fuori della Chiesa visibile Dio può avere ed ha degli eletti; anche senza il mezzo normale, officiale, raggiunge, potente com’è, i suoi fini – a quel modo che quantunque la scuola sia umanamente il mezzo di imparare, ci sono fuori della scuola gli autodidatti.” 4

– “Consci che gravi colpe latine provocarono la divisione del sec. XVI, noi speriamo in una ricostruzione della grande unità cristiana: ma non la aspettiamo da non so quale orgoglio cattolico (cattolico di nome, ché l’orgoglio è pagano per natura), no, sibbene da una confessione umile e da una riparazione assidua dei nostri torti pubblici e privati. Perciò noi sogniamo di poter un giorno elevarlo noi, il monumento a tutte le vittime della Inquisizione: monumento espiatorio…, senza che la confessione del torto di chi uccise suoni glorificazione di quanto fu meno retto nelle vittime.”  5

– “… la nostra Scuola (di Religione a Genova, ndr) non è stata istituita solo per illuminare meglio chi già crede intorno agli oggetti eterni della sua fede, non è Scuola catechistica.  Colle sue brave porte dischiuse a tutti i giovani e signori colti, essa accoglie, insieme coi credenti, quelli che non avessero per sorte avuta mai o avessero perduta la fede cristiana – quelli che, nell’ambito stesso di cristiani convinzioni, dissentissero da noi cattolici.” 6

– “I testi della lettera di san Paolo ai Romani, che preludono le dichiarazioni del concilio Vaticano II sugli ebrei, fin nella affermazione che «non hanno colpa alcuna nella morte di Cristo»” 7

– “… anche fuori della sfera visibile, d’azione del Cristianesimo, c’è una sua sfera d‘azione reale insieme ed occulta. Uomini estranei alla sfera della luce cristiana. cioè estranei alla professione esplicita della fede, possono di tal guisa risentire d’un occulto e leale cristiano calore»” 8

– ” … l’antisemitismo – è un moto non sincero, etichetta religiosa, in fondo lotta di quattrini e di razza, ma più d quattrini che razza!”9

– “Questo moto antisemita m’è stato e m’è ancora molto antipatico: esso non mi sembra né moderno né cristiano”10

– “Ognuno di noi per prima cosa deve opporsi a questa abitudine vecchia ma non invecchiata… della reciproca intolleranza. Anche due uomini che stessero, spiritualmente parlando, agli antipodi, si dovrebbero rispettare,
perché malgrado le più numerose serie delle differenze più profonde, sono “uomini”. Questo vincolo della umanità non si rompe per nessuna divergenza. Conservatori, progressisti, rivoluzionari, ebrei, cattolici, ma, in
nome del cielo, si è tutti uomini”11

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1.  G. Semeria “Il primo sangue cristiano”, Pustet, Roma 1901, pag. 331.

2. G. Semeria “Unità nella varietà e viceversa” in “Le epistole delle domeniche”,  Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia, Roma-Milano 1938, pagg. 140-142

3.  G. Semeria “La morale e le morali”, Le Monnier, Firenze 1937, pagg. 59-76;

4.  G. Semeria Dogma, Gerarchia e Culto nella Chiesa primitiva (Lettere storico-artistico-religiose)”, Federico Pustet, Roma 1902, pag. 249;

5.  G. Semeria “Giovani cattolici e giovani italiani”, manoscritto,  Carte Semeria, n. 500. cit da A. M. Gentili “Padre Giovanni Semeria nel 75° della morte. Lineamenti biografici e rassegna bibliografica” in ”Barnabiti Studi” n. 23 (2006), pag. 304.

6. G. Semeria “Scienza e Fede e il loro preteso conflitto. La critica della Scienza (Letture storico-artistico-religiose)“, Federico Pustet, Roma 1903, pag. 6.

7. P. Rossano “I Papi, la Chiesa e il mondo delle religioni” in “Chiesa e Papato nel mondo contemporaneo” (a cura di G. Alberigo, A. Riccardi), Editori Laterza, Bari 1990, pag. 491.

8. G. Semeria “Scienza e Fede e il loro preteso conflitto. La critica della Scienza (Letture storico-artistico-religiose)“, Federico Pustet, Roma 1903, pag. 293.

9. G. Semeria “Lettere a Tommaso Gallarati Scotti” (a cura di C. Marcora), Milano 1987, pag.5.

10. G. Semeria “Il primo sangue cristiano”, Pustet, Roma 1901, pag.  43.

11. A. Boldorini “Padre Semeria «fascista»?!” in “Renovatio”, n. 4,  a. 1988, pagg. 608-643 [ripubblicato in A. Boldorini “Padre Semeria guerrafondaio, fascista, modernista, antiromano e filoanglicano?!”, Grafica Bi-esse, Genova 1996, pagg. 25-60].

 

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