In questa pagina rendiamo disponibile quello che può essere considerato, a buon diritto, il primo e più conosciuto studio bio-bibliografico realizzato sul Padre Semeria.
- Tag Archives Rassegna biografica
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Il viaggio in America per la raccolta dei fondi
Scrivendo, nel 1924, una rendicontazione particolareggiata sull’azione di carità intrapresa, con il Minozzi, in favore degli orfani, il Semeria ricorda: «Decidemmo di dividerci momentaneamente per poi lavorare meglio uniti. D. Minozzi scelse per sé la parte più prosaica; restare qui in Italia, continuandovi il lavoro di esplorazione, di dissodamento del terreno, di rapporti con le Autorità, di appello alla beneficenza indigena e straniera […]. E a me toccò la parte più poetica, il viaggio negli Stati Uniti del Nord America dove c’erano i dollari americani e i cuori generosi dei nostri emigranti»1 . Erano, entrambi, impazienti di agire: gli Orfani non potevano aspettare2.
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P. Giovanni Semeria ed Achille Ambrogio Damiano Ratti (Pio XI)
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P. Semeria e l’apostolato, con P. Minozzi, nelle Case del Soldato
Quando Don Giovanni Minozzi, sacerdote e cappellano militare, durante la prima guerra mondiale, organizzò, al fronte, le Case del Soldato, Padre Semeria fu suo sostenitore entusiasta offrendogli un supporto, concreto e costante. Specie allorquando – nella primavera del 1918 – con la scusa di garantire una parvenza aconfessionale alle Case – l’Intendenza Generale, aveva usato la presenza al fronte dell’American Red Cross e dell’ YMCA (Associazione della Fratellanza universale di matrice protestante) per sostituirlo al vertice dell’iniziativa, insinuando che il sacerdote “non teneva regolari registrazioni” del materiale distribuito.
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G. De Sando “Giovanni Semeria cappellano militare, padre degli orfani di guerra: Ricordi ed aneddoti” (1934)
Del volume sono anticipati i contenuti più rilevanti, le edizioni più significative, le note critiche di maggior rilievo, ed è resa disponibile una versione in pdf/a per il download perché il lettore possa utilizzarla, nella lettura domestica, con il proprio pc, con il proprio ipad, cercando all’interno del file, evidenziando, appuntando, le riflessioni che ritiene di maggiore interesse.
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Il “Caso Semeria” e l’esilio a Bruxelles
Quando, “Il Lavoro” di Genova, scrisse, per la prima volta2, che il P. Semeria sarebbe stato mandato in esilio a Buxelles, il 2 settembre 1912, i giornali locali, gli amici, si mobilitarono e non mancò chi, dalle pagine de “L’Azione”, il 29 settembre, arrivò a lanciare l’idea di un referendum a favore del barnabita. A sua difesa si mossero socialisti, liberali e non credenti creando motivo di scandalo tra i più conservatori.3 “Figlio di obbedienza”, il Semeria, lasciò, comunque, l’Italia e giunse nella casa di San Bartolomeo, in Avenue Brugmann, a Bruxelles, il 28 settembre 1912.
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Iniziative per il 150° Anniversario della nascita di P. Giovanni Semeria
Presentate giovedì 22 settembre 2016, a Sanremo, le manifestazioni previste per la celebrazione dei 150 anni dalla nascita del P. Giovanni Semeria. Alla conferenza stampa erano presenti Don Cesare Faiazza, Segretario Generale dell’ ‘Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia’ ed il Vice Sindaco collatino di Sanremo Leandro Faraldi.
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G. Mesolella “P. Giovanni Semeria tra scienza e fede”, Ed. Dehoniane, Roma 1988
In occasione del 150° anniversario della nascita del P. Semeria, avvenuta a Coldirodi di Sanremo (Imperia) il 26 settembre 1867, rendiamo disponibile, per i nostri lettori, una delle più recenti ed organiche biografie del Padre barnabita, nella certezza che possa offrire loro ulteriori spunti per meglio comprendere l’attualità del suo pensiero e l’importanza della sua opera di studioso, di apostolo della Carità.