Bibliografia essenziale
B. Pubblicazioni su siti internet:
In questa sezione presenteremo una scheda critica essenziale dei volumi che risultano fondamentali per comprendere il pensiero e l’opera del Padre Barnabita.
In questa sezione presenteremo una scheda critica essenziale dei volumi che risultano fondamentali per comprendere il pensiero e l’opera del Padre Barnabita.
In occasione dell’ 84° anniversario della morte del P. Semeria, avvenuta a Sparanise (Caserta) il 15 marzo 1931, rendiamo disponibile, per i nostri lettori, un testo rarissimo, essenziale per comprendere il pensiero e l’opera del Padre Barnabita. Si tratta della biografia (opus maior) scritta dal P. Felice Sala, a dieci anni dalla scomparsa del grande barnabita.
Quando, nel 1895, il futuro Pio XII – allora giovane seminarista – in una lettera al Semeria1 ricordava che il suo discorso sull’apostolato di S. Filippo, a Roma, gli aveva fatto riscoprire “come è bello e consolante il pensiero e la speranza di poter consacrare tutta intiera la propria vita al bene dell’umanità – di sacrificare tutti noi stessi all’amore di Cristo e dei fratelli”2 – esprimeva – con la semplicità e l’entusiasmo di un diciottenne – quell’ansia di verità, quell’amore per la Chiesa e per la scienza che spingeva centinaia di persone, nelle basiliche romane, per ascoltare la parola, suadente ma decisa, del famoso oratore barnabita3 .
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Proporre una sintesi esaustiva degli avvenimenti che hanno caratterizzato la vita di Padre Giovanni Semeria (1867-1931) è compito non semplice, visti i poliedrici interessi dello studioso e le molteplici attività realizzate – non ultime quelle con il Padre Giovanni Minozzi – a favore degli poveri e degli orfani.
Non cullarsi in concetti teologici che paiono severi e sono semplicemente gretti…
Verso i “fratelli separati”92, poi, il Semeria – che aveva stretti rapporti di stima e di amicizia con intellettuali di fede anglicana, e protestante – alla Chiesa, chiedeva uno sforzo ulteriore; quello di “non cullarsi in concetti teologici che paiono severi e sono semplicemente gretti”93, instaurando un dialogo, sincero, tra le fedi.